Non c'è cura senza tatto
In questo appuntamento di Fare Cura, Valentina Barletta mette in relazione il tocco con le sue innumerevoli possibilità terapeutiche.
di Valentina Barletta
Re-stiamo in contatto
Il tatto è uno dei 5 sensi; con gli altri ci permette di esplorare il mondo e conoscerlo. La pelle ricca di recettori è ed il suo organo. La sua specificità è di essere l'unico senso reciproco: non possiamo essere toccati senza toccare a nostra volta. Già nella vita embrionale il feto può percepire il contatto con il liquido amniotico nel quale è immerso ed è qui che iniziano le prime stimolazioni per lo sviluppo motorio. Attraverso il contatto pelle a pelle (marsupio terapia) il neonato viene aiutato nella termoregolazione e si stabilizza una relazione col genitore. Anche i riflessi arcaici, presenti nei primi mesi di vita, e gradualmente sostituiti dai movimenti volontari, sono stimolati dal tatto: il riflesso di suzione è stimolato dal contatto del capezzolo sul palato; il riflesso di prensione sollecitato dal contatto nel palmo della mano; lo sfioramento della guancia fa girare il capo del bimbo nella stessa direzione.
Frattanto i pesci/dai quali discendiamo tutti
Con la conquista del bipedismo, gli arti superiori vengono liberati dalla funzione di sostegno del corpo, dando inizio a processi neuro adattivi e all'acquisizione di nuove competenze tecniche e sociali, di cooperazione e scambio d’informazioni tra individui.
Il neuroscienziato Frank R. Wilson è convinto che l’esperienza manuale sia importante per lo sviluppo intellettuale e non soltanto uno stimolo per l’apprendimento dal punto di vista tecnico. Recentemente è stato dimostrato che l’esercizio prestidigitatorio aiuta lo sviluppo del cervello, accelerando la crescita della materia grigia e delle connessioni neurali. Questo vantaggio sembra indipendente dalla reale capacità tecnica acquisita ed è duraturo nel tempo. Pensiamo, quindi, alle possibili applicazioni terapeutiche in tutti i casi di danno cerebrale.
Tocco affettivo
Negli anni novanta i ricercatori hanno messo in evidenza la correlazione positiva tra sviluppo cognitivo e tatto affettivo nell'uomo, quel tocco lento e gentile, simile a una carezza. Osservazioni del mondo animale mostrano che la toelettatura reciproca delle scimmie sia fondamentale per i legami sociali e affettivi e solo in parte abbia una finalità igienica. Pare che anche i vermi traggano vantaggio per la crescita e per la sopravvivenza se mantenuti in colonie rispetto a quelli in allevati in isolamento. Nell'essere umano una condizione di privazione di contatto e relazioni sociali in età pediatrica è correlata a problematiche comportamentali e deficit cognitivi; nella vita adulta, e in modo particolare nell'età avanzata, l'assenza di relazione sociale sembra collegata ad un maggiore rischio di morte prematura.
Viene definita somatocezione la capacità sensoriale che ci permette di sentire temperatura, pressione, dolore, vibrazioni e la posizione nello spazio. Si ritiene che il circuito neuronale deputato al tatto affettivo sia differente da quello che usiamo per discriminare gli oggetti. I suoi recettori periferici specifici- CT, comunicano a livello centrale con l'insula, che è collegata al mantenimento del senso di sé e alla consapevolezza del corpo. I ricercatori dell'Università di Linköping, in Svezia, con l'uso di risonanza magnetica funzionale (fMRI) hanno evidenziato che l'attività cerebrale è maggiore se lo stimolo tattile è ricevuto da altri rispetto all'auto somministrazione. Il tocco affettivo sembra una possibile chiave interpretativa e di approccio terapeutico per i pazienti con fibromialgia, in alcune condizioni psichiche e nella cura dell'anziano. La terapia orientata al corpo (e il tocco) sono fondamentali anche per l'anoressia nervosa.
Il contatto indispensabile
Laura Crucianelli, assistant professor al Dipartimento di Psicologia della Queen Mary University of London e ricercatrice presso la University College London e il Karolinska Institutet di Stoccolma, afferma che «la scienza sta cominciando a spiegare perché il tatto è così importante. Un tocco sulla pelle può ridurre la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e i livelli di cortisolo, tutti fattori legati allo stress, sia negli adulti, sia nei bambini. Facilita il rilascio di ossitocina, un ormone che tranquillizza, rilassa e provoca la sensazione di essere in pace con il mondo». L'ossitocina, definito ormone delle coccole, è rilasciato dall'ipofisi quando abbracciamo un amico o accarezziamo un animale domestico; la secrezione di ossitocina è stimolata sia dalla suzione del capezzolo sia dal contatto pelle a pelle favorendo la fuoriuscita del latte materno. Svolge un ruolo fondamentale nel rapporto che abbiamo con noi stessi ed è associata ad una sensazione di benessere. È un ormone che «sembra rafforzare la nostra motivazione a cercare e mantenere il contatto con gli altri, che aiuta lo sviluppo del cervello socialmente orientato degli esseri umani» continua Crucianelli.
Secondo le osservazioni della direttrice Tiffany Field, del Touch Research Institute - Università di Miami - il tatto promuove le funzioni immunitarie e riduce la produzione di mediatori dello stress. Sono interessanti gli studi sullo sleep-touch, cioè il mantenere un contatto tattile durante il sonno, che mostrano chiaramente una crescita di stabilità umorale e diminuzione dei livelli di stress, sia al risveglio che nelle 48h successive.
Lo shiatsu: relazione di cura
Lo shiatsu si sviluppa come disciplina nei primi anni del ‘900, con origini antiche giapponesi (Anma) e nozioni terapeutiche dell'agopuntura cinese. Si costituisce come sistema terapeutico, riconosciuto dal governo Giapponese intorno agli anni '40 con l'istituzionalizzazione della scuola la Nippon Shiatsu School fondata da Tokujiro Namikoshi. Ma sono diversi i grandi maestri che hanno contribuito allo sviluppo della disciplina e dei diversi stili; tra questi Wataru Ohashi, Shizuto Masunaga e Pauline Sasaki.
Patrizia Stefanini è fondatrice e direttrice didattica dell’Istituto Europeo di Shiatsu a Milano e Firenze. Laureata in Fisica e specializzata in Fisica Sanitaria, ha sviluppato un modello chiamato Hadoshiatsu (che a oggi è un marchio regitrato, ndr); una pratica che si fonda sulle antiche conoscenze della tradizione e si arricchisce delle più recenti acquisizioni di fisica quantistica. La stessa Stefanini ha collaborato con Emilio Del Giudice, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell'International Institute of Biophysics di Neuss in Germania e con Larissa Brizhik del Bogolyubov Institute for Theoretical Physics in Ucraina e Gennaro Vitiello, Professore di Teoria Quantistica dei Campi presso l’Università di Salerno e Ricercatore associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN); nel 2019 su Jams nel 2019 veniva pubblicato un modello di interpretazione dei meridiani energetici secondo i principi della fisica quantistica.
Lo shiatsu è relazione di ascolto attraverso il contatto ed è rivoluzionario proprio per questo; è coerente con le politiche femministe e di cura; si è dimostrato un importante sostegno in diversi ambiti clinici: quello oncologico; nelle terapie intensive neonatali e nelle RSA; nei reparti per i disturbi del comportamento alimentare.
Toccarsi è una forma di resistenza gentile alla quale non dovremmo rinunciare.
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Bibliografia e approfondimenti.
Qui il link per leggere l'articolo pubblicato su JAMS, Journal of Acupuncture and Meridian Studies, Modeling Meridians Within the Quantum Field Theory di Larissa Briizhik, Enrico Chiappini, Patrizia Stefanini e Giuseppe Vitiello.
Laura Crucianelli ha scritto per Aeon, una rivista culturale online, nata nel 2012 nel Regno Unito, qui il link di Internazionale dove trovate la traduzione di Bruna Tortorella. Ha scritto anche per Focus
Ha, inoltre da poco pubblicato il suo primo libro Storia naturale del tatto, Utet, 2024.
Sono un medico, mi sono specializzata in fisiatria a Napoli, dove sono cresciuta negli anni novanta. Da sempre studio e metto in pratica le discipline orientali di cura, lo shiatsu, le ginnastiche mediche cinesi e l'agopuntura. Con la mia amica-sorella Laura abbiamo fondato Chef Gomasio, cominciando a cucinare nelle case dei napoletani, per qualche ristorante, ai concerti, agli eventi e nelle occasioni speciali. Poi abbiamo aperto un piccolo locale a Milano, nel frattempo ho lavorato come insegnante di cucina per Slow Food, e per l'Alleanza dei Cuochi.
Negli ultimi anni ho focalizzato la mia attenzione sulle “pratiche somatiche” partecipando a gruppi di ricerca e laboratori su ascolto e movimento in natura, a pratiche di yoga e meditazione. Nel mio lavoro quotidiano cerco di portare questo studio e queste esperienze.
Fare cura nasce dal bisogno di sentirmi a casa e di raccontare questo spazio ritrovato; esplorare insieme le pratiche di salute e di cura, come azione politica per vivere e condividere le nostre esperienze, i nostri amori, le nostre famiglie. Questo è uno spazio di riflessione e di spunti pratici, consigli di lettura, esplorazioni e pratiche quotidiane per prenderci cura di noi stessi e della collettività.
Appuntamenti interessanti dei prossimi giorni.
Giovedì 16 gennaio alle 16.30, al teatro del Vintola18 a Bolzano, ci sarà il primo appuntamento di DUST, un progetto innovativo e sperimentale, che cercherà di dare risposte ai nuovi bisogni dei giovani. Distopie, utopie e spazi in transizione, saranno alcuni dei temi trattati.
A Milano ripartono i gruppi di lettura a Lato D, Libreria del desiderio. Appuntamento il 14 gennaio alle 19 con Tagliare il nervo di Anna Pazos, edizione Nottetempo.
Sempre a Milano vi ricordo di nuovo gli appuntamenti con Marta Lucchini. Esplorazioni: Laboratorio di Movimento, dal 18 febbraio presso l’associazione Scimmie Nude.
A Cagliari, il 16 e il 17 gennaio avranno luogo le giornate di studio Femminismi e ingiustizie spaziali, presso l’Università degli Studi di Cagliari. Si inizia alle 9.30 del 16 gennaio, con un intervento di Valeria Pecorelli, Francesca Acetino, Gabriella Palermo e Andra Simone, operatrici dell'associazione antiviolenza Liberas, modera Alice Salimbeni
A Roma il 18 gennaio, Stella Ziggiotti insieme a Chiara Toscano conducono la pratica di yoga&sound. Trovate informazioni e modalità di prenotazione su questo sito o alle pagine Instagram delle curatrici
Poster è un progetto di Reversocollettivo.
Questa uscita è coordinata dalla direzione editoriale di Claudio Morelli