La natura corporea delle emozioni
In questo appuntamento di Fare Cura, Valentina Barletta esplora il profondo legame tra corpo e mente, esplorando le origini fisiologiche e neurologiche delle emozioni.
di Valentina Barletta
tutte le illustrazioni sono di Angela Zurlo
Chi è la bestia?
Nel film scritto e diretto dal Bertrand Bonello La Bête, in un futuro distopico non troppo lontano, una donna accetta di sottoporsi ad un trattamento che le promette di rivivere il suo trauma e di rimuoverlo, neutralizzare le sue emozioni. Lo scopo è elevarsi ad una posizione socialmente riconosciuta di rispettabilità e affidabilità professionale e consegnarsi quindi alla felicità. Ma nonostante i ripetuti tentativi la poverina scoprirà di essere uno dei rari casi resistenti alla terapia.
A credere che il lavoro umano sia minacciato da una componente emotiva, purtroppo non sono in pochi e sono ben allineati alle recenti dichiarazioni sulla rinnovata necessità di “Mascolin Energy” e al chiaro riposizionamento della “Corporate America”; dichiarazioni che come ha detto Fabrizio Goria, giornalista per La Stampa, sono un colpo di spugna al progressismo degli ultimi 20 anni.
Non è un lavoro per femminucce
Si sa l'emotività è femmina, sono le mestruazioni che ci rendono poco razionali: Hystericus — ὑστερικός — di ὑστέρα — utero. Le politiche economiche, socio-sanitarie e aziendali del nostro paese e a livello internazionale, mi pare che abbiano conservato una buona carica di mascolinità più o meno costante, ma ora stiamo assistendo ad una vera e propria rivendicazione politica, autorizzata dalle figure istituzionali che se la giocano a colpi di machismo geopolitico.
Dal Tao a Martha Nussbaum
Nella visione taoista le emozioni sono un spazio di crescita ed esperienza dell'Anima; non è qualcosa che si possa arrestare o evitare nella vita, ma anzi vanno attraversate. Nella Medicina Cinese le emozioni sono associate alle qualità del movimento energetico e agli elementi della natura, in un ciclo di creazione e trasformazione. Ansia, rabbia, eccitazione, tristezza e paura possono essere in equilibrio e quindi sostenere l'armonia delle energie psichiche-shen, ma possono anche diventare causa di malattia. Per Martha Nussbaum, filosofa americana e studiosa di etica e femminismo, le emozioni sono al centro dei processi cognitivi; seguendo il pensiero aristotelico e stravolgendo il paradigma che mette le emozioni su un piano di conflitto con la ragione, parla di «ragionevolezza delle emozioni complesse».
Nel suo pensiero le emozioni diventano costitutive del ragionamento etico.
Biologia di un’emozione
Charles Darwin riconosceva una natura delle emozioni innata e universale; le espressioni della mimica facciale sono interpretabili allo stesso modo da diverse popolazioni, isolate o no; ma allo stesso tempo se ne riconosceva una natura sociale e culturale, cioè appresa. Ad ogni modo era chiaro che le emozioni si manifestassero nel corpo. Sono state sviluppate diverse teorie che potessero spiegare la natura neurofisiologica delle emozioni. Il neuroscienziato Antonio Damasio, riprendendo l'ipotesi periferica di James e Lange secondo la quale l'emozione sarebbe la percezione del cambiamento corporeo ad un evento esterno, definisce le emozioni una modalità fisiologica di regolazione omeostatica, essenziale alla sopravvivenza «programmi di azioni che modificano rapidamente lo stato di diverse componenti del nostro corpo in risposta, per esempio, a un pericolo o a un’opportunità». Distingue inoltre le emozioni dai sentimenti, che sono «esperienze mentali di stati corporei, compresi naturalmente quelli causati dalle emozioni». Damasio e il suo gruppo di ricerca hanno dimostrato che la corteccia somatosensitiva e i nuclei del tronco encefalico sono coinvolte insieme ad altre regioni cerebrali nell'esperienza emotiva.
Intelligenza emotiva
Negli anni '90 gli psicologi Peter Salovey e John D. Mayer, e poi Daniel Goleman definirono l'intelligenza emotiva come quella capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni ed empaticamente quelle dell'altro, come strumento di gestione del sé e di una comunicazione sana ed efficace. Viene definita interocezione la percezione dei cambiamenti interni, come il battito cardiaco; sentire le emozioni nel corpo è quindi parte del processo interocettivo, fondamentale per lo sviluppo affettivo e cognitivo, la consapevolezza del sé e delle capacità empatiche di relazione.
Farfalle nello stomaco
L'università di Milano-Bicocca, dipartimento di Psicologia, ha recentemente realizzato uno studio, guidato dalla dr.ssa Michelle Giraud, sulla natura corporea delle emozioni, attraverso l'osservazione con risonanza magnetica funzionale di un gruppo di soggetti sottoposti a stimolazioni di natura motoria, tattile ed emotiva.
Attraverso la costruzione di mappe di attivazione cerebrale, una per la stimolazione tattile-motoria ed una per quella emotiva, e dal loro confronto sono state individuate sovrapposizioni dei pattern corticali; dall'osservazione emerge che le aree cerebrali tipicamente coinvolte nell'elaborazione di sensazioni tattili e motorie partecipano alla generazione di emozioni come paura, tristezza e felicità. Gli autori dello studio di UniMIB spiegano: «La natura delle emozioni si può considerare fortemente corporea, al punto che provarle accende il cervello come toccare qualcosa o compiere un movimento».
C'è stato un momento in cui Rimbaud ha detto:
“verrà un mondo in cui tutti saranno poeti”
ecco, cosa significa questo?Significa che non è possibile...
insomma una parte dell'umanità produce delle cose, una parte creativa; tutta un'altra parte dell'umanità commenta questo fatto.
Ora questo commento come funzione che la società svolge sull'arte, mi sembra una cosa abbastanza futile e alla fine dannosa, perché quella parte dell'umanità che produce dovrebbe secondo me, indurre un'altra parte ad assorbire e produrre.
A produrre non sul piano specifico del fare il quadro o del fare l'oggetto, ma a produrre gesti di vita, come esseri, a sviluppare una condizione creativa, in modo da non rispondere ubbidientemente ai modelli che la società di volta in volta propone.Carla Lonzi
Leggi Poster anche su Instagram
Valentina Barletta è anche su Instagram
Bibliografia e approfondimenti.
Qui il link per leggere il paper Mapping the emotional homunculus with fMRI, di Michelle Giraud, Laura Zapparoli, Gianpaolo Basso, Marco Petilli, Eraldo Paulesu e Elena Nava, pubblicato su IScience .
Sono un medico, mi sono specializzata in fisiatria a Napoli, dove sono cresciuta negli anni novanta. Da sempre studio e metto in pratica le discipline orientali di cura, lo shiatsu, le ginnastiche mediche cinesi e l'agopuntura. Con la mia amica-sorella Laura abbiamo fondato Chef Gomasio, cominciando a cucinare nelle case dei napoletani, per qualche ristorante, ai concerti, agli eventi e nelle occasioni speciali. Poi abbiamo aperto un piccolo locale a Milano, nel frattempo ho lavorato come insegnante di cucina per Slow Food, e per l'Alleanza dei Cuochi.
Negli ultimi anni ho focalizzato la mia attenzione sulle “pratiche somatiche” partecipando a gruppi di ricerca e laboratori su ascolto e movimento in natura, a pratiche di yoga e meditazione. Nel mio lavoro quotidiano cerco di portare questo studio e queste esperienze.
Fare cura nasce dal bisogno di sentirmi a casa e di raccontare questo spazio ritrovato; esplorare insieme le pratiche di salute e di cura, come azione politica per vivere e condividere le nostre esperienze, i nostri amori, le nostre famiglie. Questo è uno spazio di riflessione e di spunti pratici, consigli di lettura, esplorazioni e pratiche quotidiane per prenderci cura di noi stessi e della collettività.
Appuntamenti interessanti dei prossimi giorni.
A partire da venerdì 24 gennaio alle 19.00, alla Cineteca Milano MIC è iniziata la proiezione del film documentario No Other Land (2024), scritto diretto e prodotto da un collettivo israelo-palestinese. Biglietti e disponibili a questo link.
Sempre a Milano, al Mudec è visitabile fino al 16 febbraio la mostra dedicata a Niki De Saint Phalle.
Al TPE Teatro Astra di Torino è in scena La vegetariana di Daria Defloran, con repliche fino al 2 febbraio. Biglietti disponibili a questo link.
Maria Galindo sarà in tour nel 2025 per il firmacopie del suo libro Femminismo Bastardo, organizzato da Forte Infoshop e Gruppo Ippolita. Gli appuntamenti sono il 6 febbraio alla libreria Antigone di Roma e il 19 febbraio alla libreria Antigone di Milano. Maggiori informazioni a questo link.
A Pisa, presso Interno Venti, il 1° febbraio dalle 15:00 alle 19:00 si terrà Danza Sensibile, un’esperienza dedicata a movimento, respiro e ascolto, curata da Barbara Intis Binelli ed Elena Colombo. Maggiori informazioni a questo link.
A Roma, presso Mandala Soriano ASD, il 16 febbraio 2025 si terrà l’incontro Danza Sensibile – Rallentare per incontrarsi, curato da Valentina Cozzolino.
Martedì 25 febbraio e giovedì 27 febbraio, presso Spazio Fattoria a Milano, si terranno lezioni Sharing Training curate da Cinzia DeLorenzi.
Poster è un progetto di Reversocollettivo.
Questa uscita è coordinata dalla direzione editoriale di Claudio Morelli